Psicoterapia Espressiva
La dimensione estetica, corporea e somatica quali strumenti di cura.
La Psicoterapia Espressiva è una modalità psicoterapeutica ad orientamento psicodinamico che promuove l’utilizzo integrato dei codici espressivi pre-verbale e verbale. Essa utilizza metodologie e tecniche tratte dall’arte terapia e dalla danza movimento terapia e individua la dimensione estetica e quella corporea e somatica quali strumenti di cura.
Nella Psicoterapia Espressiva il linguaggio specifico dell’arte terapia e della danza movimento terapia è di fondamentale importanza nel leggere e comprendere la relazione che si crea tra paziente e terapeuta. A.Robbins ha consolidato la prospettiva di una Psicoterapia Espressiva, J.Chodorow, J.Adler e J.Kestenberg con i loro studi sul “movimento dal profondo” e sul linguaggio del movimento ne hanno ampliato la sfera teorica ed applicativa.
Tali teorizzazioni e metodologie sono in continua evoluzione e nel contesto italiano,dal 1982 ad oggi sono state rivisitate, estese e integrate dai contributi portati dai professionisti di Art Therapy Italiana.
La Psicoterapia Espressiva si basa sul riconoscimento che il corpo e la mente fanno parte di un tutto e danno vita ad un flusso esperienziale che si organizza in un continuum organico. Questo è evidenziato anche dai più recenti sviluppi delle neuroscienze che, mettendo in luce l’aspetto “incarnato” delle funzioni psichiche, hanno riconosciuto il ruolo dei codici espressivi pre-verbali della produzione estetica motoria e grafica, nella regolazione dell’esperienza emotiva e nei processi di adattamento (Gallese, Iacoboni, Schore).
Lavorando quindi sull’unità corpo mente, praticando la consapevolezza della presenza corporea, all’interno di un contesto terapeutico in grado di nutrire questo continuum, si favoriscono successivi processi di mentalizzazione e di trasformazione, sostenendo la crescita psichica e quella neurologica .Le tecniche traggono la loro origine da tali principi: con esse ci si accosta al paziente ai suoi disagi nel rispetto profondo dell’unicità della sua esistenza, riscoprendone le risorse e le sorgenti creative.
In tale prospettiva processo terapeutico e processo creativo procedono parallelamente, creando quell’ambiente facilitante (Winnicott) in cui è possibile organizzare e dare forma a vissuti ed emozioni. La creazione che emerge, sia essa grafica-plastica che corporea-motoria, diviene l’ elemento centrale attorno a cui si sviluppa il dialogo e la comunicazione verbale e non verbale tra paziente e terapeuta.
La Psicoterapia Espressiva trova il suo campo di applicazione nella cura del disagio psichico e dei disturbi affettivi che si manifestano dalla primissima infanzia all’età adulta fino alla terza età, in situazioni che vanno dalla normalità alla grave psicopatologia. I contesti interetnici e interculturali problematici si offrono nell’attuale scenario sociale come ulteriore campo di applicazione, dove la produzione espressiva si conferma come linguaggio universale e incisiva modalità di aiuto.
Nel libro “Trent’anni di arte terapia e danza movimento terapia” a cura di C. Macagno e I. Bolech Ananke Ed. 2012, è possibile vedere l’utilizzo e le potenzialità che l’arte e la danza movimento terapia offrono in ambito psicoterapeutico in diversi contesti clinici.
Nei testi di A. Di Quirico (a cura di) “Lasciare parlare il corpo. Linguaggi e percorsi clinici della danza movimento terapia” Ed. Magi 2012, e di M. Della Cagnoletta “Arte terapia. La prospettiva psicodinamica” Ed. Carrocci 2010 viene presentata l’originalità di questo approccio teorico metodologico che dà rilievo alla lettura e alla comprensione delle dinamiche di Transfert e Controtransfert con particolare attenzione alle declinazioni somatiche e incarnate (Controtransfert Somatico). In essi sono inoltre presentati gli specifici strumenti di analisi e d’intervento di cui si avvale lo psicoterapeuta espressivo: dall’uso dei materiali alla conoscenza del linguaggio del movimento (Laban Movement Analysis, Movimento Autentico.)